Accoglienza e solidarietà e la difesa dei diritti di tutti

In tutta Italia crescono le iniziative di quanti stanno prendendo posizione contro l’assurda gestione della Sea Watch. E’ la dimostrazione che la società italiana non è tutta appiattita sullo slogan del governo, ma di fronte all’inerzia e al disimpegno del pubblico fa sentire il proprio dissenso, si organizza per garantire come possibile il rispetto dell’umanità. Anche il Trentino non è da meno: sono tante le iniziative diassociazioni e singoli che in queste settimane stanno mettendosi in gioco a sostegno dei richiedenti asilo e di tutte quelle persone che hanno più bisogno, contro lo smantellamento del sistema dell’accoglienza. Anche la Cgil del Trentino è pronta a fare la propria parte. “Il sindacato è in campo in difesa dai diritti di tutti. Il nuovo segretario della Cgil Maurizio Landini ha parlato di sindacato di strada, di quel mettersi in gioco in modo diretto. E’ in questa logica che insieme ad Auser del Trentino abbiamo sostenuto l’iniziativa dell’associazione Demo con il Centro Astalli “Prima l’italiano” – spiega il segretario generale Franco Ianeselli –. E non ci fermiamo qui”.
“Ci siamo messi a disposizione per trovare nella nostra rete di volontari persone che hanno la competenza e il desiderio di insegnare italiano agli stranieri – aggiunge Chiara Vegher presidente dell’Auser regionale -. Diverse persone hanno già dato la loro disponibilità e adesso ci coordineremo con il Centro Astalli”.
“La comunità trentina, il mondo della solidarietà e dell’associazionismo sta scendendo in campo e noi con loro. Anche gli universitari dell’Udu si stanno mobilitando – prosegue Ianeselli -. Restiamo fermi nell’idea che il pubblico non può arretrare: l’accoglienza, l’integrazione, più generalmente il welfare per tutti sono responsabilità a cui non può sottrarsi. Intanto, però, di fronte al vuoto che si sta creando chi si riconosce nei valori dell’uguaglianza, del rispetto delle differenze, giustamente si organizza”.

Fonte: cgil.tn.it